mercoledì 20 maggio 2020

La storia a colori. Dal bianco e nero al colore: la storia dell’ultimo secolo riprende vita con le fotografie di Marina Amaral.

1918. Paziente in barella

Un paziente è disteso su una barella; la sua faccia pallida sporge da sotto una coperta verde, ha gli occhi chiusi. Due donne in uniforme sorreggono la barella e indossano delle mascherine. Sembra una bella giornata: il sole splende, il cielo è azzurro. Ma questa non è un’immagine felice. 
La fotografia è stata scattata in una stazione di ambulanze a Washington DC. Potrebbe risalire a un paio di settimane fa se non fosse per le uniformi e la barella, due dettagli che ci rivelano come quell’immagine appartenga a più di un secolo fa, al 1918 per l’esattezza, durante l'epidemia di influenza spagnola, che uccise milioni di persone. 
L’autore di quella foto è sconosciuto ma l'immagine in bianco e nero è stata recentemente "colorata" da Marina Amaral, una giovane fotografa brasiliana che si è specializzata nel colorizzare iconiche immagini in bianco e nero del passato. 
Il suo libro più conosciuto è The Colour of Time: A New History of the World, 1850-1960, un volume di circa 450 pagine ove sono disponibili le straordinarie immagini che l’artista con pazienza certosina ha colorizzato. Si tratta di fotografie che partono dal 1860 e celebrano alcuni dei momenti più importanti della storia contemporanea - dalla battaglia di Gettysburg a Hiroshima, da Lincoln a Churchill. 
Marina Amaral ha utilizzato tecniche digitali, colorando 200 immagini che abbracciano oltre un secolo di storia. Il risultato è incredibile poiché trasforma immagini che ormai sembravano appartenere a un passato remoto in pagine di vita attuale. Statisti e soldati, i volti di centinaia di persone comuni, riprendono vita di fronte ai nostri occhi. Le immagini sono organizzate in 10 capitoli cronologici e ogni immagine è accompagnata da 200 brevi ma esaustive didascalie scritte dallo storico Dan Jones che ci raccontano le storie che stanno dietro quelle immagini, offrendo così una straordinaria prospettiva di un passato ancora molto vicino.

Il giovane Winston Churchill

Il successo del volume nei paesi anglosassoni ha stupito l’autrice che ha appena realizzato un secondo libro The World Aflame, di prossima uscita. Stavolta le storie si concentrano nel periodo che va dal 1914 al 1945. Ci sono Giorgio V a cavallo, il giovane Winston Churchill e poi eventi importanti: la vita in trincea, la tregua di Natale, la Grande Depressione, la carestia, il fascismo, Hitler e Mussolini. Guerra, genocidio e distruzione, la bomba atomica, la liberazione; anche un po’ d'amore. Tutto colorato digitalmente.
Amaral afferma che il recente aumento del populismo e dell'estrema destra in molti paesi (compreso il suo) fanno parte di ciò che motiva il suo lavoro. La ragazza, che ha 26 anni e vive con sua madre e sua nonna, non è stupita dal modo in cui Bolsonaro, il populista presidente brasiliano sta affrontando l’emergenza legata al Covid 19. 
Bolsonaro ha respinto il coronavirus definendolo un’isteria dei media, ha evitato il distanziamento sociale, commettendo degli errori che secondo Amaral costeranno la vita a molte persone. 

La storia di come Marina Amaral è arrivata a colorare le fotografie ha molto a che fare con il 21° secolo. All’età di 12 anni la ragazza aveva un blog e voleva ravvivarlo con un po’ di grafica ma non sapeva come fare. E’ stato così che ha iniziato a vedere dei tutorial su YouTube, imparando a utilizzare Photoshop, il popolare programma di fotoritocco. 
Dopo la laurea in relazioni internazionali l’artista ha continuato il suo hobby fino a quando, dopo essersi imbattuta in una collezione online di fotografie colorizzate della seconda guerra mondiale, ha deciso di provare lei stessa. I suoi primi risultati sono stati pubblicati su Facebook e su Twitter dove ha ottenuto subito un vasto consenso. E’ in questo modo che ha incontrato lo storico Dan Jones che l’ha contattata dopo aver visto una fotografia di Lewis Powell, uno degli uomini giustiziati per avere partecipato al complotto per uccidere Abramo Lincoln, trasformato in una sorta di James Dean del passato. 

Bambino ad Auschwitz

Si può definire arte quella di Amaral? La ragazza pensa di sì. In diverse interviste ha spiegato come, prima di iniziare il suo lavoro, analizzi in profondità le immagini, spesso con l’aiuto di storici ed esperti, per cercare di capire il contesto nel quale è nata una fotografia. Il processo di colorizzazione può durare diverse ore, dipende dalla complessità dell’immagine. 
A volte il risultato somiglia molto a una foto scattata un paio di mesi fa piuttosto che secoli addietro. 
Le più potenti delle 200 fotografie del nuovo libro ritraggono Mussolini a Piazzale Loreto, lo sbarco in Normandia e un bambino assassinato ad Auschwitz. L’immagine è molto potente in bianco e nero, ma a colori si possono vedere le labbra che sanguinano dopo che il ragazzo è stato picchiato da una guardia. Si può davvero vedere la paura nei suoi occhi, ma si può anche percepire il suo coraggio. Questa fotografia fa parte di un progetto speciale in cui Amaral è coinvolta, Faces Of Auschwitz, una collaborazione con il Memoriale e il Museo di Auschwitz-Birkenau, per il quale sta colorando le fotografie tratte dall'archivio del museo. 
Amaral sa che la colorazione di immagini si presta a forti critiche soprattutto da parte di coloro che vedono questa tecnica come un sacrilegio. L'intenzione dell’autrice però è quella di fornire l’opportunità di vedere la storia in una prospettiva diversa.

Potete vedere il portfolio di Marina Amaral sul suo sito web https://marinamaral.com/
Vi ricordo i volumi di Marina Amaral:
Entrambi sono disponibili su Amazon.

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